24/07/2011 - Lessinia Bike - Ala




Mamma mia quanto freddo! Ma un giorno di caldo caldo non l'ho ancora visto! Forse è meglio così perchè il gran caldo in gara lo soffro un po', però non è che questo freddo l'abbia sopportato così bene! Una leggera pioggerellina ci ha accompagnato nelle fasi di riscaldamento, cessando per fortuna pochi attimi prima della partenza. Il freddo però è stato pungente e l'acqua caduta la notte precedente ha reso il percorso fangoso, viscido e allo stesso tempo pericoloso in alcuni tratti.


Nei primi km la Benzoni attacca di buon ritmo prendendo subito la testa della corsa; dietro di lei la Ferrari e ad una ventina di metri ci sono io decisa a non mollare di vista le mie avversarie per la lotta al podio.
In una delle prime salite vedo che la Ferrari fatica, molto probabilmente a causa del freddo, così la supero e col passare dei km riesco ad accumulare un buon margine di vantaggio che mi permette di gestire con tranquillità il resto della gara sapendo ormai che la Benzoni era irraggiungibile.

Il freddo si fa sentire, i miei piedi sono completamente congelati, in discesa sento intorpidirsi anche le gambe e il torace. Continuo a pedalare per mantenere "caldi" i muscoli. A metà gara ci attende la salita più lunga, circa 8km di strada bianca, cerco di salire a buon ritmo anche se il freddo mi impedisce di esprimermi al meglio. Forse i tratti più impegnativi sono stati quelli sui prati, resi pesanti e lentissimi dalla pioggia, un continuo forzare e spingere per avanzare lentamente anche in pianura! Ultimi km in discesa, li affronto con prudenza, come le discese precedenti essendo ricoperte di sassi viscidi e fango insidioso. Taglio il traguardo seconda, a 8' minuti dalla Benzoni, Ferrari terza; sono comunque contenta del mio risultato, avendo condotto una gara in condizioni climatiche estreme, mantenendo inoltre la maglia di leader del circuito del trentino.

17/07/2011 CAMPIONATI ITALIANI XC



Purtroppo un altro campionato italiano andato male! Tra l'altro nel cross country ho avuto sempre un po' di sfiga!

Sapevo che le mie chance di podio erano molte remote, non sono allenata per distanze così corte e soprattutto per ritmi così intensi, ma si ha sempre voglia di fare bene per mettersi in gioco con le altre e con se stessi.

D'altra parte il poco allenamento in settimana e la Dolomiti fatta il sabato precedente hanno fatto sentire il loro effetto, imballandomi completamente le gambe. Sono partita subito affaticata sperando di ingranare con il passare dei giri, ma quando ho visto che al posto di sciogliermi mi irrigidivo sempre di più, ho capito che non c'erano più speranze di recuperare e così ho deciso di ritirarmi.

Nessun rimpianto anche se con una preparazione discreta avrei potuto comunque fare un buon risultato.

Ora bisogna solo ritrovare un po' la voglia di allenarsi (difficile con queste belle giornate!) e concludere bene la stagione, visto che mi aspettano gare importanti.

10/07/2011 - FERIE E DOLOMITI SUPERBIKE

Forse una settimana al mare con pochi e corti allenamenti non è stata la preparazione giusta per una gara lunga e impegnativa come la Dolomiti superbike, ben 110 km con 3357m di dislivello! Ma la voglia di partecipare ad una manifestazione di così alto prestigio è stata più forte di me, e dopo tutto non è andata malissimo!

Tantissimi gli iscritti ad una competizione che attraversa i bellissimi paesaggi tra le Dolomiti; sveglia alle cinque e colazione con papy cercando di non fare troppo rumore per non svegliare Alice e la mia adorata mammina!

Qualche pedalata di riscaldamento e partenza alle 7.30.

Devo dire che ho sofferto soprattutto i primi 30 km, dove per lo più sono stata insieme alla Ghezzo, anche lei un po' stanca dopo l'esperienza mondiale. Purtroppo Alessia incappa in una caduta, rallento per vedere che non si sia fatta male, ma per fortuna solo qualche botta ed escoriazione, anche se purtroppo è costretta al ritiro.

Continuo la mia gara, per fortuna con gambe un po' più sciolte, e nell'ultima salita riesco a superare un'atleta svizzera che mi aveva sorpassato nei primi km. Alla fine sono 8, dietro ad atlete di livello mondiale; un'esperienza singolare, dove obiettivo per ogni concorrente è quello di tagliare il traguardo, pensando già magari alla prossima edizione dove si vorrà fare di meglio!

MONDIALE MARATHON - MONTEBELLUNA



Grande emozione domenica 26 giugno in occasione del mondiale marathon dove, per la prima volta nella mia carriera ciclistica ho vestito la maglia azzurra della nazionale! Tutto è stato diverso, tutto vissuto all'ennesima potenza! Anche il solo condividere il pranzo o la camera con altri atleti scelti per rappresentare la nazione ad una manifestazione mondiale è stato emozionante. Nel girare in giro con la divisa azzurra tutti ti guardano con occhi curiosi ma anche pieni di stima. I fotografi agli stand si scatenano con gli scatti e anche se non conoscono il tuo nome, i fans ti cercano per chiedere un autografo, per un occasione che si presenta una sola volta all'anno. La giornata di sabato è stata davvero intensa; dopo una breve "sgambata" con alcuni "azzurri" sono stata allo stand della Trek insieme ai miei compagni di squadra, e per la prima volta indossavamo una maglia diversa, ognuno quella della propria nazionale: Sofia con la maglia rossocrociata della svizzera, Sandra e io con le nostre maglie azzurre, e i ragazzi colombiani con le loro maglie rosso, blu e gialle! Grandi emozioni e tanta gioia che quasi fanno dimenticare la tensione per la gara del giorno dopo. Purtroppo dal punto di vista fisico non mi presentavo al meglio: già dalla giornata di mercoledì avevo avuto alcuni problemi di stomaco che si sono presentati anche in gara costringendomi a fermarmi per rimettere ben tre volte! Davvero peccato! In partenza mi sentivo bene, e i primi 30km li ho condotti insieme a Ghezzo, Klomp e due tedesche; forse un eccessivo tira e molla mi ha affaticato e costretto a rallentare perdendo così un buon trenino. Ritrovandomi da sola ho cercato di mantenere un ritmo costante, dato la lunghezza della gara, ma ahimè a metà gara ecco il mal di stomaco e tutto si è spento. La mia volontà però mi ha spinto ad andare avanti, a concludere, se bene ad un ritmo lentissimo, una gara di così alto rilievo. Gli ultimi km sono stati davvero una sofferenza; l'ultimo strappo l'ho fatto a piedi e mi hanno impressionato alcuni ragazzini che, nonostante non fossi tra le prime posizioni, mi hanno incitato con un tifo davvero sentito, mi sono commossa e passata sotto lo striscione dell'arrivo sono scoppiata in un pianto liberatorio!



E' stata davvero un'esperienza bellissima che porterò sempre nel mio cuore, sperando che si possa ripresentare in futuro prossimo.