28/03/2010 - PARABIAGO

Questa domenica trasferta poco impegnativa in provincia di Milano, a Parabiago, alla prima prova del Circuito dei Parchi, gara del settore udace. Per tutta la settimana sono stata molto indecisa su quale competizione affrontare, dato che parte della mia squadra ha partecipato alla prima prova del circuito Windtex off Road, la Tre Valli a Tregnano, in provincia di Verona, ed anche io ero interessata a questa gara per testare così la mia condizione su un percorso medio/lungo. Purtroppo però la partenza della competizione classic era alle 9.30, e complice anche il cambio di orario, che rubava un'ora di meritato sonno, ho optato per un'alzata dal letto più tranquilla.
La partenza a Parabiago era fissata per le 11.00 (molto intelligentemente gli organizzatori hanno preso in considerazione il nuovo orario!), e con mezz'oretta di strada siamo arrivati in loco per le 9.30. Molti gli atleti presenti e tra le donne trovo con piacere Martina Giovaniello, e devo ringraziare sua mamma che ha affrontato al mio posto la lunghissima coda per l'iscrizione! La gara consiste in 3 giri di 11 Km, totalmente piatta; si preannuncia così una gara veloce dove bisogna sfruttare tutti i "trenini" possibili. Partiamo! Io e Martina affrontiamo 3/4 del primo giro insieme, verso la fine del primo giro un ragazzo ci sorpassa a buon ritmo e decido di sfruttare la sua scia mettendomi alla sua ruota. Inizia il secondo giro e Martina, restando sola, accusa qualche metro di svantaggio. Io riesco sempre a sfruttare la ruota ma a metà del secondo giro, il povero ragazzo si spegne, e sono costretta a tirare io! All'inizio del terzo e ultimo giro il ragazzo che mi aveva aiutato prima trova un compagno di squadra, inizialmente sfruttano la mia ruota, poi carinissimamente si offrono di tirare loro. Accuso un po' di stanchezza, la gara è molto tirata, e un'infinità di curve e controcurve mi costringe ad un continuo rilancio, quindi sono ben lieta di sfruttare il trenino. Si forma un bel gruppetto di atleti, 4 o 5, cerco di mantenere una buona pedalata, il mio obiettivo è quello di sfruttare questa corsa per fare un buon allenamento, su un ritmo di gara sostenuto, concentradomi proprio sui rilanci in curva, dove spesso accuso dei ritardi importanti. Taglio il traguardo, in 1h29', conquistando la prima piazza nella categoria femminile e il 28° piazzamento assoluto, bene direi. Ora però spero che il tempo in settimana sia clemente per poter così riuscire ad allenarmi in salita e poter così ottenere qualche buon risultato in una gara più impegnativa e più prestigiosa.

21/03/2010 Laigueglia




L'esordio nelle granfondo è iniziato con un ritiro.
Purtroppo la prima gara nelle distanze medio-lunghe non è stato dei migliori. Già in partenza comunque pensavo che sarebbe stata già una vittoria arrivare fino in fondo: dal giovedì precedente ho avuto dei problemi di salute, niente di preoccupante, ma un fastidioso stato influenzale ha reso gli ultimi allenamenti della settimana una vera sofferenza. Nel riscaldamento pre-gara sentivo ancora le gambe che mi "bruciavano" al primo cambio di ritmo. In partenza le altre ragazze partono a fuoco aggredendo di buon ritmo la prima salita; i primi kilometri di gara sono tutti in asfalto, troppi kilometri per i miei gusti, sembrava quasi una gara su strada, e perdendo il "treno" più forte accuso subito qualche metro di svantaggio. Sento che non sono al massimo delle forze, ma il pubblico mi incita affermando che le avversarie sono lì poco distanti, e vedo Sandra e la Giacomuzzi a qualche decina di metri più avanti. Finite le salite iniziano le impegnative discese in single-trak, con radici, sassi e tornanti. Non rishio più di tanto, un tratto lo affronto a piedi ma haimè, mi succede una cosa impensabile! La ruota posteriore esce fuori!! Per fortuna ero a piedi!!! Perdo qualche minuto per riassettarla, continuo la gara, ma sono preoccupata per la ruota, ho paura che qualcosa non sia a posto, e così affronto le altre discese ancora più timorosa e tirando di più i freni. Termino il primo giro e nella salita anche la forcella fa i capricci non bloccandosi più! Basta, mi arrendo e torno indietro! L'assistenza tecnica è troppo lontana e non me la sento di rischiare, le discese sono veramente brutte! Peccato! Non so come sarebbe andata a finire. Sarà per la prossima! Ora prossimo appuntamento alla Tre Valli, prima prova del circuito Windtex off road.

START ... SI GIRA!


14/03/2010 Esordio nella stagione agonistica a Montichiari (BS) in occasione della seconda prova degli internazionali di Italia. Come per molti atleti e atlete è stata la prima gara dell'anno su una mountain bike mai provata prima e ancora da perfezionare negli ultimi dettagli. Moltissimi gli atleti elite al via, e tra le ragazze molte novità con diverse masterwoman passate di categoria, Mazzuccotelli, Pezzati e Cerati, pronte a competere con le professioniste. Per la categoria masterwoman, invece, non molte le atlete iscritte, e ancor meno le partenti. Porto a termine il riscaldamento pre-gara, le gambe non mi sembrano delle migliori, ma quando vedo che ai nastri di partenza sono poche le avversarie, mi rassereno, e la vittoria mi sembra abbastanza facile. Purtroppo la sfiga è sempre mia compagna d'avventura!

Pronti via, la Salvagni fa una sparata sulla salita iniziale e fatico a tenerle il passo, sintomo di una forza ancora carente. Riesco a starle a ruota, la sorpasso, ma un'altra ragazza mi sorpassa e prende qualche metro di vantaggio. Purtroppo nelle prime salite c'è troppo "traffico", visto che siamo partite per ultime con davanti un'ottantina di atlete tra elite e junior; in più i pedalini nuovi fanno i capricci e mi ribalto un paio di volte, rischiando anche di decapitare una povera ragazza che mi affianca. Affronto le salite a piedi, fiduciosa nel poter riprendere l'avversaria mai vista prima che mi precede. Ma purtroppo le cose non vanno come sperato! Il percorso si rivela impegnativo, con diversi lunghi strappi che col passare del tempo fanno sentire il loro peso sulle gambe. Ho dei principi di crampi, e quindi decido di non forzare, di andare in agilità e affrontare le salite a piedi. Ma questo mi costa tempo prezioso e la Savaro acquista un vantaggio importante, e taglio così il traguardo seconda ritardata di ben 4'! Ok è sembre una gara internazionale, anche se per noi amatori non ha comunque la stessa rilevanza come per gli elite! In più aver perso dietro ad una, potrei dire "sconosciuta", molto giovane, mi fa un po' di rabbia. Vedendo, comunque i tempi, mi rendo conto che sono ancora molto indietro. Spero solo che non sia così anche per le altre, per lo meno il margine di miglioramento c'è solo per me!! Magari fosse vero!!