15/04/2012 - GF PAOLA PEZZO - GARDA

Gara bagnata gara fortunata? Non nel mio caso!! Ok, sappiamo che la condizione non c'è ancora, e infatti si è notato in partenza dove ho faticato parecchio ad affrontare la prima salita, pedalavo e non avanzavo, con le gambe che chiedevano aiuto!! Tutte le altre mie avversarie le vedevo allonatarsi e io continuavo ad indietreggiare. Poi mi sono svegliata! e piano piano ho iniziato a carburare: nelle ripide salite sicuramente non spingevo al massimo, ma nelle discese fangose mi divertivo un sacco!! Il fango mi mette di buon umore!! A circa 18 km raggiungo Sandra, le sto dietro, poi in discesa le passo davanti, sentendomi un po' più sicura sul quel terreno viscido; acquisto anche un certo vantaggio, poi BUCO!! Scendo dalla bici per usare il fast, ma, CRETINA, non l'avevo!! Vado avanti un paio di km con la ruota sgonfia, ad un incrocio incontro la Ferrari fuori gara che gentilmente mi presta il fast. Una parola metterlo con guanti bagnati e bici super infangata!! Perdo altro tempo, mi sorpassano tre ragazze!! Riparto, ma niente, la ruota non tiene, faccio ben 5 km con la ruota completamente a terra, ad andatura turistica per non rischiare di fare un bel capitombolo!! Alla fine, a circa 10km dall'arrivo, finalmente incontro l'aria tecnica dove cambio la ruota. Ormai però è troppo tardi per recuperare posizioni, ma finisco ugualmente la gara cercando si spingere, anche se le gambe hanno un principio di crampi, forse per il freddo o forse per lo sforzo!! Taglio il traguardo, un po' amareggiata, oltre che super inzuppata d'acqua e di fango!! Ok, un'altra gara di merd... da archiviare!! Vedremo!!

01/04/2012 SOUTHGARDA BIKE - MEDOLE

Non ci siamo ancora!! Ieri altra sofferenza!! Un mal di gambe atroce mi ha tagliato subito fuori dai giochi!!
Ero preparata ad una gara anomala: la Southgarda bike si presenta come una marathon, ma si tratta di un percorso di 57 km quasi totalmente pianeggiante dove l'importante è riuscire a mantenere la scia, soprattutto data la presenza di un vento forte e fastidioso.
In partenza ci accoglie un clima per niente primaverile: nebbia, freddo e vento ci raffreddano i muscoli rendendo così inutile il poco riscaldamento effettuato in precedenza. Il via è subito a tutta! ODIO le partenze in gruppo, dove ad ogni curva freno per paura di essere investita da qualche master inferocito!
Così tra timore e poca forza rimango indietro. Cerco di mettermi a ruota di qualche maschietto con la speranza di carburare e poter recuperare qualche posizione, ma niente, le gambe sono in acido e fatico a spingere.
Verso metà gara mi arrendo e decido di ritirarmi, ma essendo lontana dalla partenza e non essendoci nessuno disposto a caricarmi, su consiglio del mio carissimo team manager Nunzio Avventura, decido di continuare la "gara" a ritmo di allenamento.
Al successivo rifornimento mi attende mio marito e la mia piccola Alice, mi fermo per prenderle la borraccia e lei tutta contenta mi fa un tifo sfrenato, gridandomi di andare piano in discesa!! Amore!!! In discesa forse è l'unico momento che mi posso permettere di andare più forte!!
Taglio ugualmente il traguardo, un po' in imbarazzo per lo scarsissimo risultato. Durante le premiazioni sono un po' demoralizzata: ero convinta in settimana di aver recuperato un po' di forze e speravo in un risultato migliore, ma molto probabilmente il mio fisico ha bisogno più tempo per recuperare il carico di lavoro. Ora, insieme al mio caro fratellino Luca che mi da una mano nella preparazione, rivedremo i lavori da affrontare prossimamente: non essendoci gare nel prossimo weekend potrò sicuramente caricare anche questa settimana per poi calare con i lavori la prossima sperando poi di poter fare una gara discreta alla Granfondo Paola Pezzo.