17/04/2011 - GF PAOLA PEZZO - GARDA

Partita, fermata. Questa può essere la cronaca della mia gara. Per fortuna la bella giornata, la bella località e la bella compagnia hanno addolcito l'amara pillola. Durante la settimana l'allergia è sfociata nella sua pienezza e ha reso gli allenamenti un vero inferno per l'impossibilità a respirare, quindi i presupposti alla partenza non era dei più rosei. Venti minuti in griglia, al freddo, e, pronti via, gambe durissime. Fatico ad ingranare, perdo molte posizioni, ma piano piano le gambe riprendono "forma" e comincio ad ingranare, ma ahimè, appena imbocco lo sterrato, cambio e mi cade la catena, incastrandosi per ben benino all'interno. Perdo un sacco di tempo, diverse ragazze mi sorpassano. Sistemo tutto e riparto agguerrita, recupero le ragazze e track, di nuovo giù la catena. Capisco che c'è qualcosa che non va, alla terza caduta di catena, mi arrendo. C'è una bella salita in cemento con pendenze al 29% che ci attende, impensabile da fare con la sola corona grande, la faccio a piedi e pian pianino arrivo fino al primo punto di assistenza, dove mi ritiro.

Tornata in albergo, sconsolata e un po' incacchiata, mi faccio la doccia e torno all'area team dove notiamo che la corona piccola davanti si è spezzata, forse causa una vite difettosa, inoltre ho la ruota dietro frenata. Peccato perchè sarei stata curiosa di vedere come si sarebbe potuto concludere la gara. Speriamo che per lo meno la sfortuna sia svanita!

03/04/2011 SOUTH GARDA BIKE - MEDOLE

Gara atipica questa domenica, quasi una gara su strada: 55 km interamente pianeggianti, fatta eccezione per qualche avvallamento. Molte le ragazze al via. In partenza vado subito a tutta con l'obiettivo di guadagnare un buon margine di vantaggio; ma forse ho osato un po' troppo, e i continui strappi per riuscire a prendere il giusto "trenino", mi hanno indurito le gambe, e già a 10 km dalla partenza mi sento affaticata. Inoltre in alcuni tratti in sigle-track un po' tecnici, si formano dei noiosi "tappi" di atleti, e sono costretta a rallentare, quasi a fermarmi, rendendo così inutili i miei faticosi allunghi. Vengo affiancata da Sandra Klomp, per un po' stiamo assieme alternandoci il passo, ma ho un momento di crisi e lei inevitabilmente si allonta; mi sorpassa anche Sofia Pezzati, che dopo una partenza lenta, va in progressione, ma sono ancora in panne e non riesco a prendere il suo ritmo. Riesco ad aggregarmi ad un trenino di atleti, ma il loro passo non è molto veloce, ed essendo i distacchi molto ridotti, visto la velocità del percorso, vengo ripresa da una coppia di atlete, la Menapace e la Mazzucotelli. Davanti a noi un'altra ragazza, la Perboni, partita molto forte. Sto a ruota di queste atlete decisa a non mollare per la lotta al podio. Cerco di allungare nei brevissimi tratti in salita dove sicuramente le mie gambe sono più a loro agio, ma tutto va in fumo, le ragazze riescono a riprendermi la ruota. Negli ultimi 10 km siamo rimaste in tre, io, la Perboni e la Mazzuccottelli. Teniamo la scia di un'atleta che ci scorta fino agli ultimi kilometri. Simona Mazzucotelli prova un allungo tirata da un suo compagno di squadra, ma io e la Perboni non la molliamo. So di non essere molto veloce, così all'ultimo kilometro provo a partire, ma le curve in sterrato mi rallentano il ritmo. Negli ultimi metri vengo sorpassata dalla Perboni che è riuscita ad accodarsi ad un atleta che le tira la volata, in coda c'è anche Simona, così, sconsolata, mollo, accontendami così della quinta piazza assoluta. Sicuramente un po' di amarezza c'è per quel podio sfiorato, un podio che poteva essere tutto tinto di rosso dalle maglie della mia squadra, ma pazienza, sapevo che si trattava di una gara ambigua, troppo pianeggiante per i miei gusti e dove contava soprattutto tenere il trenino giusto, se poi all'arrivo fossimo state solo noi tre, può darsi che le cose sarebbero andate in modo diverso, ma è inutile guardarsi indietro, ci sono ancora molte altre gare, ed è in altre gare che voglio esprimermi al meglio!