25/04/2010 - GF PAOLA PEZZO


Dopo una sola settimana di recupero da un periodo di stop al rientro dalla Prosecchissima, causa una fastidiosa tracheite che ho dovuto curare con gli antibiotici, non potevo pretendere dal mio fisico dei "miracoli", e comunque ho ottenuto un discreto risultato, 10^ assoluta e seconda masterwoman dietro ad una agguerrita Cristina Roberti.

Il nuovo percorso della Gran Fondo Paola Pezzo si è rilevato veramente tosto, un continuo sali e scendi con salite impegnative e discese tecniche. La classica partenza in salita ha mostrato le altete più in forma, con una strepitosa Elena Gaddoni che ha preso subito il largo distaccando le altre numerosissime avversarie. Poi un continuo sali e scendi, con la salita di San Zeno che ha permesso a chi aveva ancora forze di aumentare i distacchi sugli avversari, mentre a "segato" le gambe a chi invece non è ancora in ottima forma.

Per quello che riguarda la mia gara ho sofferto un po' nella prima salita, perdendo così subito contatto con le altete di "punta". La prima parte di gara è una continua lotta con la Roberti, e a qualche decina di metri vedo la sagoma di Sandra e della Calvetti. Cerco di tenere duro, ma nella salita di San Zeno fatico troppo e la Roberti riesce a prendere qualche metro di vantaggio; nella discesa successiva sbaglio anche percorso entrando in un sentiero pieno di rovi e portandomi dietro 4/5 amatori; vediamo il sentiero giusto alla nostra destra e passando in mezzo alle ortiche riprendiamo il giusto senso di marcia, ma questo errore (che tra l'altro sentiti alcuni interventi a fine gara non ho fatto solo io!) mi fa perdere di vista la Roberti. A metà gara accuso anche un calo di zuccheri, come una principiante ho infilato il gel degli zuccheri nella maglia che ho tolto in partenza!!! Per fortuna arriva il rifornimento e anche in quello successivo faccio scorta di "energia". I crampi iniziano a puntare; in una salita affollata perdo la pedalata e sono costretta ad affrontarla a piedi perdendo così ogni possibilità di recupero. Ultimi kilometri in discesa e finalmente taglio il traguardo un po' amareggiata perchè pensavo di ottenere un risultato migliore, ma come ho detto il mio fisico per il momento questo è il massimo che può dare. Ora sto meditando sulla possibilità di gareggiare domenica prossima a Perugia alla prima prova del Marathon Tour: una gara sicuramente importante, ma quello che mi spaventa è la lunghezza del percorso (72 KM) e il dislivello (2800m), dato che le mie gambe non sono ancora abituate a reggere questi ritmi!!!

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